lunedì 1 giugno 2009

Lavezzi, l'agente 'Marino non mi risponde al telefono'

Dopo la partita di ieri tra Napoli e Chievo il rapporto tra Lavezzi e la società azzurra sembrava avviarsi verso una pacifica soluzione, ma questa sera il Pocho non ha retto ed è andato via lasciando Napoli e volando verso l'Argentina. 'Voglio restare' aveva dichiarato l'attaccante ieri: poi la debacle, la lettera e le parole del procuratore Mazzoni. Non si tratta di un addio, ma di voglia di chiarezza: almeno questa è l'idea che ci siamo fatti parlando direttamente con l'agente. 'Quando si manca di rispetto ad una persona, la dignità è sopra ogni cosa, sopra ai soldi, sopra alla Nazionale - chiarisce Mazzoni -. La verità è che Marino ha sbagliato perché io lo sto chiamando da una settimana e non mi risponde. Ho avuto un appuntamento con Marino 7 mesi fa per l'adeguamento del contratto, poi è stato sempre rimandato'. Si parla anche dell'offerta del Liverpool che non è stata ascoltata dalla società azzurra: 'Abbiamo ricevuto un'offerta importante e Marino non vuole ascoltarla. Mi sembra che per rispetto si debba chiedere al calciatore ciò che vuole, la sua opinione. Si può essere proprietari del cartellino, ma non della persona'. Rapporti in rottura con Marino, non ancora con De Laurentiis, da quanto si legge tra le righe: 'Non so se il presidente è al corrente della situazione perché sa solo ciò che gli racconta Marino'. Poi si passa alla città, una Napoli che Lavezzi ama e che lo ama: 'Lui ha un rapporto eccellente con i tifosi e con la città, ma non ha rapporto con la società'. Mazzoni chiarisce che il calciatore aveva già parlato con il tecnico avvisando che se a fine stagione non fosse arrivata chiarezza tutto si sarebbe complicato.

Mazzoni (Ag. Lavezzi): 'La società non ci ascolta'

La lettera lasciata dal Pocho Lavezzi alla società sta facendo scalpore. Lavezzi è tornato in Argentina per una question di, "dignità " ad affermarlo è il procuratore di Lavezzi Alejandro Mazzoni. Lo stesso agente del Pocho ammette che più volte, "si è tentato di stabilire un contatto con la società ma non ci hanno mai risposto. Abbiamo cercato di parlare con Marino ma non ci ha mai ascoltato, a questo punto entrano in gioco non solo i soldi, non solo i contratti ma anche la dignità che è molto più importante delle altre cose". Mazzoni punta dunque il dito contro la società e ammette: "Non so se il presidente De Laurentiis è a conoscenza del fatto che abbiamo tentato di parlare più volte e non ci hanno mai ascoltato, io ho contatto solo Marino e non siamo mai riusciti a stabilire un contatto con lui". A questo punto la permanenza di Lavezzi al Napoli è in fortissimo dubbio, ma il procuratore su questo tema resta cauto: "Non so se lo strappo si potrà ricucire, se la società farà un passo nella nostra direzione allora potremmo parlare di un suo ritorno, è ancora tutto da vedere". Il passo indicato da Mazzoni è sicuramente quello di mantenere alcune promesse che il club partenopeo avrebbe fatto al calciatore tempo addietro. L'agente di Lavezzi ci tiene però a precisare che il malcontento di Lavezzi non ha assolutamente, "niente a che fare con i tifosi o con la piazza, questo è chiaro è solo un problema con la società ".

Lavezzi, ecco il testo integrale della lettera

Scrivo questa lettera ai tifosi che mi sono sempre stati vicino e che mi hanno dimostrato anche domenica il loro affetto. È un momento difficile e spero che presto al situazione si chiarisca tanto per voi quanto per me. L'unica cosa certa è che un giorno non ci saranno più nè Lavezzi nè Marino, ma resterà soltanto questa grande squadra e questa immensa città semplicemente perché il Napoli non è di nessuno, rappresenta la sintesi del sentimento della dignità dei suoi tifosi. Oggi io devo soltanto scegliere tra la dignità e la mancanza di rispetto fedele alla educazione ricevuta scelgo senza dubbio la dignità".

Lavezzi vola in Argentina lasciando una lettera per i tifosi

Nel giorno dell'ufficialità dell'arrivo dall'Udinese di Fabio Quagliarella, che ha firmato un quinquennale, in casa Napoli si consuma un ulteriore strappo tra la società e Lavezzi. Il 'Pocho' vola in Argentina con quattro giorni di anticipo rispetto al 'rompete le righe', consegnando al suo agente una lettera per i tifosi: "E' un momento difficile tra dignità e mancanza di rispetto scelgo la prima

Ultimissime Lavezzi lascia Napoli e vola in Argentina

Clamoroso Lavezzi lascia Napoli e vola in Argentina ecco le sue parole riportate da Sky sport 24: " La società mi ha mancato di rispetto, scelgo la dignità"

domenica 18 gennaio 2009

Chievo-Napoli 2-1

Chievo: Sorrentino, Frey, Morero, Yepes, Scardina, Luciano (29' st Mandelli), Rigoni (20' st Bentivoglio), Marcolini, Pinzi, Pellissier, Esposito. A disp. Squizzi, Moro, Italiano, Langella, Bogdani. All. Di Carlo Napoli: Gianello, Cannavaro, Rinaudo, Contini, Maggio, Blasi, Gargano, Hamsyk, Vitale (30' st Russotto), Denis (17' st Zalayeta), Lavezzi. A disp. Sepe, Aronica, Pazienza, Bogliacino, Mannini. All. Reja Arbitro: Farina di Novi Ligure Marcatori: 32' pt Marcolini rig. (C), 8' st Lavezzi (N), 29' st Marcolini rig. (C) Note: ammoniti Contini, Luciano, Rigoni, Blasi, Rinaudo, Pinzi. Al 10' st espulso Hamsyk (N) per proteste, al 26' st espulso Morero (C) per doppia ammonizione.

lunedì 15 dicembre 2008

Napoli, ecco il caffè Lavezzi

Il Gran Caffè Gambrinus, uno dei locali storici di Napoli, ha presentato il caffé che festeggia il terzo posto in classifica della squadra di calcio guidata da Edy Reja. Il latte viene montato con la frusta e viene aggiunto un po' di Blu Curacao. Così la schiuma diventa azzurra e sopra viene scritto il nome del Pocho.

mercoledì 3 dicembre 2008

La notte brava di Lavezzi

Ezequiel Lavezzi sembra proprio destinato a ripetere le gesta di un altro idolo partenopeo, Diego Maradona, fenomeno al di là di tutti i suoi "vizi". La squadra ha un momento di flessione e i rumors in città impazzano. L'ultimo riguarda una presunta notte brava alla vigilia della trasferta in Coppa Uefa a Lisbona. Lavezzi avrebbe noleggiato il mezzo insieme all'amico argentino (e portiere di riserva) Navarro. I due avrebbero scorazzato in lungo e in largo per il golfo ritirandosi alle sei del mattino con la partenza della squadra per il portogallo fissata alle nove. In loro compagnie molte escort per quella che sarebbe stata una vera notte brava. In questa ottica si spiegherebbero anche le decisioni dell'allenatore Reja che accantonò Navarro schierando Gianello in porta (Iezzo, il titolare, era infortunato) e addirittura sostituì Lavezzi nel secondo tempo con la squadra impegnata in un disperato forcing per riagguantare il pareggio. La scorsa settimana sono piovute multe in casa Napoli, in particolare per i sudamericani Zalayeta, Lavezzi, Navarro ma anche per Russotto, cui era stata rubata la Bmw a Posillipo alle tre del mattino. L'obiettivo è quello di limitare le notti brave in una città che facilmente prende la mano. Di Lavezzi è noto anche il gossip che lo vuole, a dispetto del matrimonio, legatissimo alla showgirl argentina Jessica Cirio. Leggo

Il Pocho cade nella rete di «Scherzi a parte»

Via Piedigrotta, due furgoncini in sosta suscitano l'attenzione degli automobilisti. Trasportano manifesti pubblicitari in cui il protagonista è Lavezzi. Il Pocho accomodato su un «wc», una scritta enorme: «Per noi napoletani la tazza non è soltanto quella del caffè, parola di Ezequeil Lavezzi». Indossa il completo del Napoli, Lavezzi, in quel poster pubblicitario. I pantaloncini bianchi, per forza di cose, sono abbassati. L'agenzia di pubblicità, ben reclamizzata, sulla parte bassa del manifesto, fa pensare davvero che sia tutto vero. Il fatto è che Lavezzi non sa nulla e quei due furgoncini fanno parte di un clamoroso scherzo ideato e realizzato dagli autori di «Scherzi a parte» con la complicità di Paolo Cannavaro. Il capitano azzurro, ore 15 di ieri pomeriggio, accompagna il pocho in un negozio di arredamento sanitario di via Piedigrotta. Gli avrà detto che ci sono amici che aspettano una sua visita. E lui non si è sottratto. Blindatissimo, il negozio. Che in men che non si dica si è affollato. Dieci minuti e i due calciatori azzurri vanno via. In auto passano — volutamente — davanti ai furgoncini con i mega poster pubblicitari. Lavezzi ha un sussulto, ferma l'auto. Non crede ai suoi occhi: una visita in un negozio di sanitari e subito una pubblicità. Sul water, peraltro. Finisce in risata perchè gli autori di «Scherzi a parte » irrompono. Lui divertito saluta e ringrazia.

lunedì 1 dicembre 2008

Lavezzi sempre piu' primo nella classifica generale di rendimento del campionato

Ezequiel Lavezzi continua ad essere il miglior giocatore del campionato per media voto secondo le statistiche della "Gazzetta dello Sport". L'argentino del Napoli, con la media del 7.0 precede in graduatoria i connazionali Milito (6.85), Zarate (6.79), Cambiasso (6.73), seguiti a ruota da Totti (6.67) che è anche il primo degli italiani

Sedicesimo gol per l’argentino

Per Lavezzi il sedicesimo gol in 53 presenze in maglia azzurra: un gol, al Vllaznia, nelle 3 partite di coppa Uefa, 3, tutti al Pisa, nelle 4 in coppa Italia, e 12 in serie A, 8 nello scorso torneo e 4 in questo 2008/09.

Lavezzi: 'Il gol lo dedico a mio figlio'

Potevamo svegliarci prima ma il Napoli ha saputo lottare". Ezequiel Lavezzi è stato protagonista di Inter-Napoli. Il suo gol è un vero gioiello. Nella Scala del calcio il marchio più prezioso l'ha lasciato il Pocho. "Sì, peccato che però non sia servito a fare punti. E' stata una bellissima azione ma sinceramente avrei preferito non segnare io ma portare a casa un risultato positivo. Peccato perchè potevamo davvero pareggiarla dopo la brutta partenza. Forse ci siamo svegliati tardi ma quando abbiamo cominciato a giocare siamo stati all'altezza dell'Inter" "Dedico il gol a mio figlio Thomas - prosegue il Pocho - e spero che il prossimo che segnerò potrà servire alla vittoria. Ma sono fiducioso per il futuro. Siamo una squadra giovane che sta crescendo sempre di più. Lavoriamo con entusiasmo e credo che potremo lottare per un posto in Europa. Poi può succedere o meno ma sono certo che daremo battaglia e ce la giocheremo fino all'ultima giornata".

Inter - Napoli 2 a 1 Lavezzi: 'Accettiamo la sconfitta con serenità'

Ezequiel Lavezzi, attaccante del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": "Accettiamo la sconfitta con l'Inter con serenità . Nei primi venti minuti abbiamo avuto troppa paura, ma poi abbiamo messo in difficoltà i nerazzurri per tutta la partita. L'ammonizione di Rosetti L'arbitro ha deciso di ammonirmi, ma io non volevo simulare. Stavo correndo e sono caduto. Non sto trovando maggiori difficoltà rispetto all'anno scorso. Io voglio dare sempre il massimo. Perche' vado a prendermi il pallone a centrocampo Io gioco per la squadra. So che dovrei segnare qualche gol in piu'. Due Lavezzi Sarebbe meglio, cosi' uno porta la palla e l'altro segna. Grazie per i complimenti, anche se sono dispiaciuto per la sconfitta. Il gol E' stato uno scambio positivo con Zalayeta. Ora pensiamo a tornare a vincere, a partire dal prossimo match in casa con il Siena".

venerdì 28 novembre 2008

Sempre più Lavezzi-mania: Sepe gli dedica la cover di "Novembre"

Luca Sepe canta "Lavezzi", un omaggio al funambolo argentino nuovo idolo della torcida azzurra. L'idea è venuta a Radio Kiss Kiss Napoli (frequenza 103 mh) e sta avendo subito un consistente successo. El Pocho, soprannome di Ezequiel Lavezzi è ormai un personaggio in tutta la città e - a maggior ragione - per la nutrita tifoseria azzurra. Così il cantante napoletano Luca Sepe, sulle note del successo di Giusy Ferreri "Novembre", ha scritto e interpretato un tributo per l'attaccante argentino. Lavezzi impazza anche tra le statuine dei personaggi 2008 della strada dei presepi, San Gregorio Armeno. El Pocho è richiestissimo al pari della statuina del nuovo presidente Usa, Barack Obama.

martedì 25 novembre 2008

Lavezzi cecchino copia Riquelme

Perché una cosa è certa: dopo il gol al Cagliari Lavezzi ci riproverà. Vorrà riprovarci. Pretenderà di tirare ancora e non sarà facile negargli il pallone. E allora, Lavezzi sulle orme di Del Piero e Pirlo? Di Totti e Ibra? Di Mutu e di Cassano? Di Miccoli e di Cozza? Beh, questo è da vedere. Certo con quel suo destro vincente il Pocho ha disegnato anche uno stile: più che potenza precisione, infatti, nel suo tiro. Come fa Juan Roman Riquelme. «Chirurgiche» le punizioni del centrocampista del Boca compagno del Pocho nella Seleccion e probabilmente pure suo modello, mentre Lavezzi invita a non fare paragoni a chi gli ricorda le magie napoletane di Diego Maradona. Già, ma chi sono oggi i grandi artisti della punizione? Del Piero, Pirlo e Totti gli italiani. Ronaldinho l’ultimo acquisto del nostro campionato. Cristiano Ronaldo, Gerrard e Lampard, Messi e Henry un po’ più in là. Ma il numero uno è sempre lui: Juninho, l’ormai trentatreenne brasiliano del Lione inventore della punizione ad «ascensore»: palla che supera la barriera, viaggia verso l’alto e poi s’abbassa ingannando chi sta in porta. L’ultima frontiera del calcio piazzato.

domenica 23 novembre 2008

Lavezzi sembra Maradona Ma Conti gela il San Paolo

Una punizione dell'argentino a 6 minuti dalla fine illude la squadra di Reja, punita da Conti nel recupero. Il Cagliari è la prima squadra a fare punti al San Paolo in questa stagione

Lavezzi: «Deluso, meritavamo la vittoria»

NAPOLI, 23 novembre - 'C'è grande delusione. La partita era vinta. Non avevamo giocato bene, ma meritavamo la vittoria'. Non riesce a nascondere il rammarico per il pareggio subito all'ultimo minuto Ezequiel Lavezzi. Il Napoli è stato raggiunto nel recupero sul 2-2, rendendo vana anche la sua prodezza su punizione. 'Il mio un gol alla Maradona? -commenta Lavezzi a Sky- Sì, ma noi vogliamo vincere, il gol non conta. Abbiamo avuto un po' di sfortuna. Subire un gol così non è abituale'. Il pari non ridimensiona le ambizioni del Napoli. 'Noi andiamo avanti -conclude Lavezzi- Non abbiamo vinto oggi, dobbiamo vincere la prossima partita'.

Napoli-Cagliari 2-2:

Napoli (3-5-2): 1 Iezzo, 13 Santacroce, 28 P. Cannavaro, 96 Contini, 11 Maggio, 8 Blasi, 23 Gargano, 17 Hamsyk, 77 Mannini, 7 Lavezzi, 9 Denis. (30 Navarro, 6 Aronica, 3 Vitale, 5 Pazienza, 18 Bogliacino, 12 Pià, 20 Russotto). All.: Reja. Squalificati: Zalayeta. Diffidati: P. Cannavaro, Vitale. Indisponibili: nessuno. Cagliari (4-3-1-2): 22 Marchetti, 25 Matheu, 6 Lopez, 20 Bianco, 31 Agostini, 23 Fini, 5 Conti, 8 Biondini, 7 Cossu, 9 Acquafresca, 27 Jeda. (24 Lupatelli, 13 Astori, 29 Ferri, 18 Parola, 10 Lazzari, 32 Matri, 19 Larrivey). All.: Allegri. Squalificati: nessuno. Diffidati: Agostini, Bianco, Lopez. Indisponibili: Canini, Pisano. Arbitro: Pierpaolo di Firenze.

mercoledì 19 novembre 2008

Glasgow, una notte da Pocho

E' la notte delle emozioni. Alle 21 (ora italiana) scendono in campo all'Hampden Park di Glasgow Scozia ed Argentina: gara che segna l'esordio come ct della Seleccion di Diego Armando Maradona, gara che lancia nel calcio internazionale il genio di Ezequiel Lavezzi, gara che conferma German Denis nel giro della prestigiosa rappresentativa sudamericana. E' la notte delle emozioni. Per l'ex Pibe de Oro, ma anche per i due attaccanti del Napoli. «Spero di riuscire a far bene e di soddisfare le aspettative del nostro allenatore, questo è uno dei momenti più belli della mia carriera, giocare con l'Argentina e con Maradona ct è il massimo. La speranza è che arrivino anche altre convocazioni, anzi, che sia chiamato sempre », ha detto il Pocho alla vigilia del match.

lunedì 17 novembre 2008

Lavezzi raggiunge Maradona in Scozia

A mezzogiorno Ezequiel Lavezzi insieme a Gemran Denis partirà per Glasgow, per raggiungere il ritiro della Nazionale Argentina, allenata da Maradona e che affronterà in amichevole la Scozia mercoledi' prossimo.

mercoledì 12 novembre 2008

Josè Alberti: “Lavezzi uno dei più grandi fenomeni arrivati in Italia”

Josè Alberti il famoso talent scout argentino ospite della trasmissione "Solo Calcio" condotta da Michele Criscitiello in onda su Sportitalia ha rilasciato alcune dichiarazioni riguardanti Ezequiel Lavezzi, ecco quanto raccolto da NapoliSoccer.NET: "Lavezzi è il piccolo Maradona di questo nuovo Napoli, ricordo all'epoca del Pibe de oro le squadre avversarie pensavano che fermando Maradona forse riuscivano a strappare qualche punto al Napoli, oggi invece se riescono a fermare Lavezzi sicuramente gli avversari hanno più possibilità di portar via punti al Napoli. Lavezzi è un giocatore imprevedibile, che parte da lontano e se riesce a mettere la palla a terra e ripartire, difficilmente lo riescono a fermare e sono costretti a ricorrere al fallo sistematico, e siccome in questo momento Lavezzi è in grandissima forma fisica è quello che fa la differenza. Lavezzi secondo me è uno dei più grandi fenomeni che sono arrivati in questi anni in Italia ha grandissime possibilità è un trascinatore, un fantasista e partendo da lontano palla a terra riesce quasi sempre ad arrivare fino in fondo e mettere assist speciali per i compagni. Questo è un giocatore straordinario e spero che venga tutelato maggiormente dagli arbitri perché gli avversari potrebbero fargli male e il Napoli perderebbe il suo condottiero quello che sta facendo in questo momento il vice Maradona".

lunedì 10 novembre 2008

Napoli-Sampdoria 2-0

Lavezzi batte Cassano

Lavezzi batte Cassano. La chiave sta nella sfida fra fuoriclasse, su cui sono puntati gli occhi di tutti. E anche se la partita è fallosa e bruttina è proprio uno di loro a far la differenza. Perché il gol di Cassano viene annullato. Ma soprattutto perché l'argentino del Napoli fa pendere la bilancia dalla parte dei suoi. Grazie al Pocho i padroni di casa, imbrigliati dalla barriera doriana in mezzo al campo, cambiano passo e vincono con due ripartenze da manuale. E qui sta il difetto più grande della squadra di Mazzarri che, a metà primo tempo, comincia a pensare di far gol e su un calcio d'angolo a proprio favore riesce a lasciare un contropiede in 2 contro 4 attaccanti. La velocità di Lavezzi diventa letale e il tocco di Mannini facile. Bis nel momento in cui la Samp sta facendo il massimo sforzo: Accardi e Bonazzoli si ostacolano nella trequarti, parte ancora l'argentino, il cui tiro viene smorzato ma trova puntuale Zalayeta.

Super-Lavezzi

Super-Lavezzi, proprio così, il Napoli calcio-dipendente dell'argentino. Anche contro la Samp si è ripetuto il denominatore delle altre partite. Il Pocho, sempre il Pocho, insomma: sul fronte offensivo, al di là dei contropiede lanciati talvolta da Gargano e da Hamsik, il terrore nella difesa blucerchiata lo determinava l'idolo della torcida, con applausi a scena aperta dedicati dalla gente del San Paolo per le magie, i dribbling, i cambi di passo e le accelerate mozzafiato.

Napoli-Sampdoria 2-0

Marcatori: 22 pt. Mannini, 28' st. Zalayeta. Napoli: Iezzo, Santacroce, Cannavaro, Contini, Mannini, Blasi, Gargano, Hamsyk, Vitale, Lavezzi, Denis. A disp. Gianello, Aronica, Rinaudo, Dalla Bona, Pazienza, Pià, Zalayeta. All. Reja Sampdoria: Castellazzi, Campagnaro, Gastaldello, Accardi, Padalino, Delvecchio, Franceschini, Sammarco, Pieri, Cassano, Bellucci. A disp. Mirante, Ziegler, Dessena, Stankevicius, Bonanni, Fornaroli, Bonazzoli. All. Mazzarri Arbitro: Rosetti di Torino.

mercoledì 5 novembre 2008

Paolo Villaggio: "Lavezzi e' tra i piu' grandi al mondo"

Paolo Villaggio ha rilasciato alcune dichiarazioni a radio Kiss Kiss Napoli: 'Sinceramente Mourinho mi sta sui coglioni! Uno che arriva con quella faccia da bell'uomo, si taglia i capelli e fa lo spocchioso mi sembra un cretino. Ho convissuto con Fellini, Olmi, Gassman, Tognazzi, De Andrè, nessuno ha mai detto 'io sono io'. D'altra parte, anche dal punto di vista sportivo, fai 3-3 a Cipro, peggio di così. Nessuno lo sopporta perchè è uno stronzo, viene in Italia ad insegnare come ci si comporta in televisione, ribadisco che è un coglione che ha avuto soltanto la fortuna di guidare squadre con giocatori fenomenali. Uno con quei calciatori non può fare 3-3 a Cipro. Non vale la pena chiamare uno come Mourinho quando c'era già Roberto Mancini, che per me è come un figlio. Sono tifoso della Samp grazie ad un parrucchiere napoletano, che viveva a Genova, che mi portò a vedere nel '46 Sampdoria-Bari 6-1 con tre reti di Adriano Vassetto. La squadra che fa il miglior gioco è il Napoli: Lavezzi è il più gran giocatore al mondo, in questo momento. E' un vero fenomeno. Il presidente del Milan ha preso Ronaldinho, che vale un quarto del Pocho. Le partite di calcio le trovo di una noia mortale, solo Maradona mi entusiasmava ed ora c'è Lavezzi che mi diverte, se fosse italiano sarebbe una gran botta di culo per la Nazionale'.

Lavezzi, che scatti in vista della Nazionale !

Dopo la convocazione in Nazionale, insieme al compagno German Denis ad opera del neo ct Maradona, si è visto a Castelvolturno un Ezequiel Lavezzi molto sereno e scattante.

Maradona convoca Denis e Lavezzi

BUENOS AIRES, 4 novembre - Comincia da Lavezzi e Denis la nuova Argentina targata Diego Armando Maradona. L'ex campione del Napoli ha ufficializzato la lista dei convocati ibn vista dell'amichevole contro la Scozia. Dei 20 selezionati fanno parte anche gli 'italiani' Carrizo Zanetti e Burdisso. Ecco la lista completa: Carrizo, Sergio Romero, Zanetti, Demichelis, Heinze, Cata Díaz, Burdisso, Coloccini, Jonas Gutièrrez, Lucho González, Gago, Mascherano, Maxi Rodríguez, Sosa, Di María, Agüero, Tevez, Lisandro López, Lavezzi e Denis. 'Per me essere qui è un onore. E' un sogno che si realizza'. Con queste parole comincia ufficialmente l'era Maradona alla guida della nazionale argentina. Accompagnato dal nuovo direttore tecnico Bilardo, El Pibe de Oro è apparso visibilmente emozionato durante la sua prima conferenza stampa da tecnico. 'Voglio accanto a me solo persone leali, sceglierò solo i giocatori fatti di ferro e coloro che accetteranno i miei ordini. Il capitano? Sarà Mascherano'.

martedì 4 novembre 2008

Intervista a Ezequiel Lavezzi

Il Manchester United vuole Lavezzi

Intanto, l’attaccante continua a essere oggetto dei desideri di club stranieri, in particolare inglesi. Dopo il Chelsea (i collaboratori di Abramovich avevano perfino quantificato l’offerta: 17 milioni) è spuntato il Manchester United, la squadra di Cristiano Ronaldo e di un altro nazionale argentino, Tevez, vincitrice della Champions League 2008. Ma la posizione del Napoli è chiara, De Laurentiis e Marino l’hanno ampiamente illustrata: «Campioni come Lavezzi sono il presente e il futuro del club». Incedibile è il Pocho e la linea della società verrà ribadita nell’incontro che ci sarà domani o giovedì a Castelvolturno, dove sono in arrivo i procuratori dell’argentino. Sta per sbarcare in Italia l’avvocato Eduardo Rossetto, il professionista di Buenos Aires raggiungerà Julio Mazzoni, che ha trascorso la giornata di ieri con Lavezzi a Milano per valutare una serie di offerte pubblicitarie: il Pocho è diventato un personaggio popolare e ci sono interessanti progetti per lui, da approfondire in questo contratto con il Napoli, titolare dei diritti di immagine. Lavezzi ha pubblicamente detto di non pensare a maxi-offerte dall’estero: «Il mio obiettivo è restare a Napoli perché ci sto bene». Agli affari, calcistici e commerciali, pensano i procuratori perché il Pocho vuole concentrarsi sulla Samp, prossima avversaria al San Paolo. «I complimenti ci interessano poco, vogliamo i punti».

mercoledì 29 ottobre 2008

Diego Armando Maradona nuovo ct dell'Argentina

BUENOS AIRES, 28 ottobre - 'Lavorerò con Diego Maradona, sarà lui il nuovo ct dell'Argentina ". Lo ha detto Carlos Bilardo, allenatore della nazionale biancoceleste che, capitanata dall'ex fuoriclasse del Napoli, vinse i Mondiali del 1986. Bilardo ha parlato al termine di una riunione con il presidente della federcalcio argentina, Julio Grondona. Bilardo ha anche precisato che assistente di Maradona sarà l'ex centrocampista della Lazio Sergio Troglio, "mentre io occuperò il ruolo di direttore generale". Maradona festeggerà il 48/o compleanno tra due giorni, ovvero giovedì.

I tifosi vogliono il treno Il Pocho

Il Pocho può diventare il nome di un nuovo treno veloce. Almeno è questa l'intenzione di un gruppo di intraprendenti tifosi napoletani che hanno risposto così al sondaggio della Ntv spa, la nuova società di trasporti che entrerà sul mercato dal 2011, con un supertreno ad alta velocità. La Ntv chiede di proporre un nome per il nuovo convoglio e gli appassionati azzurri hanno puntato sul Il Pocho. Vedremo se prevarranno, comunque sia si stanno organizzando per essere assai numerosi.

martedì 28 ottobre 2008

Fenomeno Lavezzi: la citta' ai suoi piedi

Sulle tracce del più grande: nessuno meglio di Diego con la camiseta della squadra del cuore. Sulla scia dell'ex capitano - si legge su Leggo Napoli - uno soltanto: Ezequiel Pocho Lavezzi che con le sue accelerate è entrato a mille all'ora nel cuore dei tifosi azzurri. L'ultima impresa, quella di Roma contro la Lazio, ha scardinato le ultime resistenze e riserve: in poco più di un anno il Pocho ha conquistato la torcida del Napoli ed ha raccolto elogi e complimenti da tutti gli addetti ai lavori: 'E' un genio, che affare per il club del presidente De Laurentiis. Certo, Lavezzi non è Maradona, ma gli somiglia tantissimo. Grazie al Pocho, la squadra risolve le partite e sta dominando in lungo e in largo. Grazie a lui il Napoli andrà lontano', i fans della squadra del cuore lo hanno posto già sul podio mentre nelle altre società emergono le svariate sensazioni e i diversi sentimenti: c'è chi invidia l'acquisto del sudamericano e chi apertamente rende omaggio, riconoscendo a Lavezzi 'poteri soprannaturali' con la palla al piede. Incanta e sconvolge l'argentino: lascia a bocca aperta chi lo vede all'opera e fa girare vorticosamente la testa sul terreno di gioco a chi cerca in qualche modo di fermarlo, tutto inutile. Lo sanno perfettamente i calciatori di Delio Rossi che tra l'altro hanno cercato di bloccarlo, anche attraverso le maniere forti: nulla da fare, il Pocho saltava tutti all'ultimo momento, rendendo vani anche i tentativi di mandarlo a gambe all'aria. Domani sera a Fuorigrotta al San Paolo la gente si spellerà le mani per il PochoNapoli.

lunedì 27 ottobre 2008

lazio napoli le foto

Lavezzi: Napoli, la Champions ci sta

Acqua sul fuoco. Aurelio De Laurentiis non vuole la festa per il primo posto del Napoli. Il presidente cerca di volare basso dopo la vittoria sulla Lazio: "Lo spirito di gruppo è stato raccolto da tutti i protagonisti- dice alla Rai- Mi fa piacere al di là della classifica. Si giudica di partita in partita. Ora ci concentriamo sulla Reggina per mercoledì. Non abbassiamo la guardia. Se si vincono i campionati i premi ci stanno sempre... Napoli ha tanti problemi, andiamo lentamente tentando di essere concreti, cerchiamo di applicare questa regola in tutti i campi". Lavezzi: "La Champions? Dobbiamo stare tranquilli, manca ancora tanto. Ci sono tante partite da giocare e il campionato è molto difficile. Ma l'illusione ci sta...". Vola in vetta alla classifica il Napoli che dopo la Juve batte anche la Lazio. Ma, come De Laurentiis, vola basso anche Lavezzi che preferisce restare con i piedi per terra. L'illusione Champions League, però, ammette l'argentino "ci sta". Anche perché questo Napoli va a mille. "Sappiamo che abbiamo giocato partite molto difficili -commmenta Lavezzi a Sky-, ma per fortuna è anndata bene, speriamo di continuare così".

Zarate - Lavezzi : 0-1

Il Napoli espugna l’Olimpico di Roma superando la Lazio per 1-0 e salendo cosi` al comando della classifica. Un successo costruito con un po’ di fortuna, ma anche un pizzico di magia tutta partenopea, filtrata dalla caparbieta` argentina del ‘pocho’ Lavezzi. Comincia forte la squadra di casa, trascinata da uno Zarate ispirato: al 5’ l’argentino mette alto solo davanti alla porta dopo una splendida percussione di Pandev. Dopo un periodo di rilassamento della gara, ancora Zarate al 26’ spreca una buona occasione per i padroni di casa. La gara diventa un monologo capitolino, con Pandev che brilla nelle vesti di suggeritore, prima per Zarate e poi per Mauri, con Iezzo che pero` e` bravo a deviare su quest’ultimo. Proprio all’ultimo minuto della prima frazione arriva la grande occasione per la squadra di Reja, fino a quel momento in ombra: Gargano su punizione scarica una saetta che si infrange sulla traversa con Carrizo immobile, e subito dopo e` Lavezzi a sprecare da buona posizione. La ripresa inizia senza cambi, ed e` la Lazio che riparte a testa bassa, senza pero` riuscire a pungere. E’ cosi` il Napoli a cambiare l’inerzia della gara: al 56’ Denis dalla breve distanza, solo in area, trova Carrizo bravo a respingere; al 61’ invece i partenopei passano: Lavezzi semina il panico sulla sinistra dell’area avversaria e piazza un cross al centro che tocca il corpo di Siviglia rimbalzando rocambolescamente in rete. Al 67’ Navarro entra al posto di Iezzo nella porta ospite, a causa di un problema alla schiena del portiere azzurro. Al 71’ il nuovo entrato ha modo di scaldarsi i guantoni parando in due tempi un pallone ripreso da Zarate dopo una punizione. Dopo avere subito il gol, la squadra di Rossi riprende in mano le redini del gioco, pur senza riuscire a farsi troppo pericolosa. L’unica occasione per i padroni di casa capita all’86’, quando Inzaghi ha la palla buona dopo una respinta di Navarro, ma spedisce il pallone alto. Nel recupero ancora Lavezzi potrebbe raddoppiare, ma sarebbe stato troppo. Al Napoli basta vincere di misura per salire al comando della classifica assieme all’Inter e all’Udinese.

Lazio-Napoli 0-1

Lazio: Carrizo, Lichtsteiner (43' st De Silvestri), Siviglia, Rozehnal, Radu, Brocchi (35' st Inzaghi), Ledesma, Manfredini (17' st Foggia), Pandev, Mauri, Zarate. A disp. Muslera, Diakhite, Kolarov, Dabo. All. Rossi Napoli: Iezzo (21' st Navarro), Santacroce, Rinaudo, Aronica, Maggio, Blasi, Gargano, Hamsyk, Mannini (20' st Contini), Lavezzi, Denis (35' st Zalayeta). A disp. Grava, Montervino, Pazienza, Russotto. All. Reja Arbitro: Banti di Livorno Marcatore: 15' st Siviglia aut. Note: ammoniti Blasi, Mauri, Lichtsteiner, Foggia, Rozenhal.

martedì 21 ottobre 2008

Lavezzi, svela la sua passione: i tatuaggi

Venti tatuaggi, cifra tonda. Lo spogliarello dopo il gol contro la Juventus, sabato sera al San Paolo, ha rivelato anche alla folla del San Paolo la grande passione di Ezequiel Ivan Lavezzi. Il Pocho li ha sparsi sul corpo un po’ dappertutto, testa (per ora) esclusa. Ce n’è per tutti i gusti, dal tribale agli ideogrammi cinesi. Ma tutti i tatuaggi hanno un significato molto speciale, per il campione del Napoli. L’ultimo della serie, in ordine cronologico, è una auto celebrazione della medaglia d’oro conquistata con la Nazionale alle Olimpiadi: cinque cerchi e la scritta Bejing 2008. Tra i più amati, insieme al nome del figlio Thomas, ci sono quelli dedicate alle sue ex squadre di calcio sudamericane (Rosario Central e Coronel Aguirre) e a Diego Armando Maradona: raffigurato con un pallone sul capo. Un omaggio all’ex fuoriclasse azzurro, di cui Lavezzi sta provando a raccogliere l’eredità nel cuore dei tifosi. E non mancano i tatuaggi dio genere religioso, con un’immagine della Madonna del Lujan e un volto di Cristo. Il prossimo, chissà , sarà per ricordare la prodezza contro i bianconeri. Un po’ di posto c’è ancora.

lunedì 20 ottobre 2008

LAVEZZI SUPER SHOK !

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Ecco la reggia del Pocho tre piani a picco sul mare...Quattro terrazze con piscina a Posillipo

Nascosta dietro a un cancello anonimo lungo la strada, per arrivare alla porta d’ingresso della casa bisogna percorrere un inaspettato viale immerso nel verde e nei pini che scivola leggermente verso il mare. Arredamento moderno, acquistato per intero alla Fiera del Mobile di Riardo, punto di riferimento dei campioni del calcio. Nell’azienda di Ciro Perrella sono di casa Totti, Gattuso, Zola, Mancini: tutti ricevono un trattamento «unico», ma per Ezequiel Lavezzi c’è stata una attenzione davvero speciale. Tutto l’arredamento è giocato sull’alternanza del bianco e del nero, tutto è pensato per valorizzare la vista mozzafiato che c’è da ogni angolo della casa che ha immense finestre affacciate sui più bei panorami del golfo di Napoli. La porta di ingresso si apre sul piano centrale della villa. Una immensa sala living che si slancia verso la punta estrema del promontorio sul quale sorge la casa. Tutta angoli e spazi caratteristici, nella prima parte della grande sala campeggia un antico camino alto due metri. Sul fondo, laddove la casa si restringe leggermente per seguire il profilo della roccia, c’è un altro piccolo camino attorno al quale è previsto il salotto più riservato, quello per le serate intime e familiari. Le scale camminano all’interno di una torre che domina la casa e il mare sottostante. Al piano superiore c’è una piccola stanza che verrà trasformata in ripostiglio. Lì c’è con una porta che s’apre sulla terrazza più ampia tra quelle a disposizione, dalla vista mozzafiato. Al piano inferiore, invece, c’è la zona notte. Tre stanze da bagno, una con vasca in muratura e sauna, tre camere da letto, una cabina armadio grande quanto una stanza intera. Anche nella cabina armadio il Pocho ha chiesto di sistemare un paio di letti, perché ha intenzione di trasformarla in stanza degli ospiti. All’esterno della casa c’è una grande piscina. È al servizio anche degli altri condomini ed è sistemata su una terrazza che domina l’insenatura di Posillipo sulla quale sorge la villa. Naturalmente dalla zona della piscina si dirama un percorso che arriva direttamente al mare dove, nel periodo estivo, è possibile anche ormeggiare la barca. Nella nuova reggia di Posillipo, per adesso, è previsto un solo inquilino, il Pocho. Per il momento il figlio di Lavezzi, Thomas, è tornato in Argentina con la mamma, anche se la camera più bella di tutta la villa è proprio quella riservata al bimbo, al quale Lavezzi ha dedicato la rete di sabato sera alla Juventus.

Lavezzi: «Napoli non ti lascerò mai»

Il campione ha giurato eterna fedeltà ai tifosi e alla società: le offerte delle altre squadre non mi interessano-----------------------------------------------------Il re di Napoli Ezequiel Lavezzi, ormai è abituato alla passione dei tifosi. Ma ieri, dopo la sbornia d’emozioni della notte contro la Juve, per il Pocho è stata una giornata speciale. Sveglia tardi, pranzo fuori, in uno dei ristoranti della Riviera di Chiaia che frequenta abitualmente, e naturale bagno di folla. Quando dalla folla è arrivata il grido disperato di una ragazza, «Non te ne andare Pocho, non te ne andare mai», il ragazzo ha sorriso e ha risposto alla sua maniera, con lo sguardo timido e basso per l’emozione: «No, non me ne vado mai da Napoli». Tra i tanti applausi quelli particolari dedicati a Lavezzi in una chiesa. È accaduto ieri nella Chiesa di San Giovanni ai Fiorentini, al Vomero. Il parroco Raffaele Sogno, prima dell’omelia, ha detto ai fedeli: «Facciamo un applauso ai nostri campioni Lavezzi e Hamsik». Invito subito raccolto. A Napoli per sempre. La promessa ai tifosi ha un sapore ancora più particolare all’indomani del gol vincente sulla Juventus. Sul Pocho si sono concentrate le attenzioni di tutti i grandi club. Dieci giorni fa Pierpaolo Marino ha respinto l’ultimo assalto portato dal Chelsea. Tredici milioni per la cessione del calciatore a gennaio. Quasi tre volte più del prezzo al quale il Pocho fu acquistato l’estate del 2007: arrivò insieme a Marek Hamsik, nel calore del luglio di Castelvolturno, e i tifosi che avevano appena assaporato il gusto forte del ritorno in serie A, erano inferociti. «Meritiamo di più», gridavano, e non si placarono nemmeno quando la società mandò i due nuovi arrivati a presentarsi alla gente: «Chi sono questi ragazzini?». I due ragazzini adesso sono i pezzi pregiati del mercato tricolore. Il Pocho è il nuovo re di Napoli. Tre reti in questa stagione, la prima la segnò al Vllaznia, nel 5-0 del ritorno al San Paolo contro gli albanesi. Si era aggregato alla squadra tre giorni prima dopo aver conquistato l’oro olimpico a Pechino. Era entrato in campo da dieci minuti, e infilò la prima rete della stagione festeggiando con una risata grande e con la consapevolezza che il Napoli gli avrebbe regalato un’altra stagione di gioia e d’esaltazione. È il giocatore più temuto della serie A. Lo juventino Chiellini non ha avuto dubbi: «È l’incubo di ogni difensore, credete a me che ne ho affrontati tanti di attaccanti». Rapidità, intuito, altruismo, quando è in giornata giusta, Lavezzi ha un repertorio incredibile. Si presentò dicendo che non era un gran goleador, che preferiva giocare per la squadra. L’anno passato ha infilato otto reti in campionato, quest’anno è a quota due. Dopo il gol di coppa, ha aspettato un po’ in campionato prima di andare a centrare la porta. Il primo sigillo a Genova: l’illusorio gol dell’uno a zero al Genoa, quando ipnotizzò tutta la difesa avversaria dopo nemmeno un minuto di gioco. Poi quel giorno arrivò la sconfitta e si disse che il «principe» Milito aveva vinto il derby tra argentini, ma Lavezzi sapeva che non era vero. Così, l’altra sera il Pocho ha deciso di lasciare un altro segno sulla stagione. Ha segnato, s’è sfilato la maglia, ha festeggiato e ha dato un bacio forte all’avambraccio sinistro. Proprio dove c’è tatuato il nome di Thomas, il figlio di quattro anni che è tornato in Argentina con la mamma e che al Pocho manca da morire. Quando si parla del suo futuro, Lavezzi vede solo azzurro. Quando sente dell’interessamento d’altri club, il giocatore argentino sorride timido, come fa sempre quando si ritrova al centro dell’attenzione, e dice «non ho in programma nessun trasferimento. Voglio solo il Napoli». Qui si trova bene. Gli piace l’affetto della gente e non fa un dramma se per salvarlo dalla passione dei tifosi che lo assediano in un negozio del centro, deve arrivare una volante. E non gli dispiace nemmeno uscire dal ristorante e promettere amore eterno al Napoli. Ché qui ci sta bene e sentirsi re di Napoli è una esperienza unica. Diego Maradona a Pechino l’estate scorsa gliel’aveva detto che sarebbe finita così... pa. bar.

Lavezzi-Mania: Tutta la città si inchina al Pocho

Gli omaggi al Pocho: il Napoli Lavezzi-dipendente, è una considerazione che Edi Reja in un certo senso ha sempre evitato di confermare ufficialmente, ma i fatti che si determinano sul terreno di gioco - così come è successo anche contro la Juve l'altra sera nell'anticipo giocato al San Paolo - hanno dimostrato ancora una volta l'importanza del formidabile calciatore argentino, nello schieramento della squadra del cuore. Il Pocho su tutto e su tutti, insomma. E' lui - si legge su Leggo Napoli - che con i suoi “numeri” di altissima qualità prima o poi finisce per sbloccare il risultato di un match, o addirittura a capovolgerlo, proprio come è capitato con i bianconeri, in gol con Amauri. Beh, la partitissima si era messa male. E' vero, la squadra di Reja ha reagito, cercando un po' tutte le soluzioni possibili, anche attraverso qualche cambio dalla panchina. La Juve in realtà ha pensato di avere ormai il match in pugno e di poterlo amministrare, magari chiudendo la gara con il gol del raddoppio e buonanotte ai suonatori. Un po' di sconcerto si era perfino diffuso tra la gente sugli spalti, ma nessuno aveva fatto i conti con il Pocho. L'argentino ha suonato la carica creando scompiglio nella difesa bianconera: finte e scatti a ripetizione, due avversari lasciati su due piedi e il cross, un numero di altissima scuola quello liftato per il gol di Hamsik. Bravo lo slovacco, ma chi ha fatto tutto è stato Lavezzi che poco più tardi, a furia di far girare la testa agli uomini di Ranieri, li ha messi in condizione di sbagliare anche le cose più semplici: il gol vincente firmato dal Pocho è arrivato così. E' lui il nuovo re di Napoli, è lui l'erede di Maradona, ufficialmente nominato e consacrato dalla tifoseria.

media argentini esaltano le gesta di Lavezzi

Anche i giornali argentini esaltano la prestazione del Pocho Lavezzi contro la Juventus. In paricolare il Clarin parla dei due gol consecutivi del Pocho e del fatto che gli azzurri dopo sedici anni sono tornati in testa alla classifica. Il giornale piu' importante argentino parla già di "Pocholandia"

Napoli-Juventus 2-1

Il Napoli ha battuto la Juventus per 2-1 nel secondo anticipo della settima giornata di serie A. Bianconeri in vantaggio con Amauri al 16' della ripresa poi l'uno-due dei partenopei con Hamsyk al 19' e Lavezzi al 35'. Gli uomini di Reja salgono cosi' al primo posto in classifica con 14 punti

venerdì 17 ottobre 2008

Nuovo acquisto in casa Lavezzi

Nuovo acquisto in casa Lavezzi. Il "Pocho" Ezequiel, che sta attraversando un ottimo momento di forma dal punto di vista fisico, si è concesso un piccolo regalo. Agli allenamenti nel centro di Castelvolturno si è presentato con una bellissima Audi R8 nera.

mercoledì 15 ottobre 2008

Scene di delirio in via Chiaia per il Pocho che fa shopping

Centinaia e centinaia di persone urlanti e in delirio e una volante della Polizia che cerca, invano, di mettere ordine. L'amore di Napoli e dei napoletani nei confronti di Ezequiel Lavezzi è anche questo. A scatenare tutto ciò è bastata una semplice puntatina del Pocho nel negozio sportivo "Foot Locker" sito in Via Chiaia a Napoli.

giovedì 9 ottobre 2008

Il ginocchio blocca Lavezzi ma con la Juve sarà in campo

Nuovamente il ginocchio. Una fitta, leggera, e lo stop precauzionale. Poi, una spruzzata di spray antidolorifico e la decisione di sospendere l'allenamento. Nulla di preoccupante, in ogni modo, per Ezequiel Lavezzi - riporta la Gazzetta dello sport-. Le fatiche dell'ultima settimana avranno stimolato più del dovuto l'arto infortunato durante la gara d'andata, col Benfica, al San Paolo: potrebbe essere questo il motivo che l'avrà spinto a fermarsi dopo aver partecipato all'abituale torello.

mercoledì 8 ottobre 2008

condoglianze alla famiglia DE LAURENTIIS

sentite condoglianze da parte del blog lavezziezequielivan.blogspot.com alla famiglia del presidente per la scomparsa della sorella MARINA DE LAURENTIIS

Lavezzi: "Nulla contro Londra o l'Inghilterra, ma qui sto una meraviglia"

I positanesi vanno in visibilio per il Pocho Lavezzi che passeggia per Positano, in compagnia di Navarro e due amici. Una bellissima giornata di sole in costiera amalfitana che l'argentino si gode evitando di parlare di lavoro: "Il Chelsea? Non è nei miei programmi. Ora mi sto godendo il sole di questi posti meravigliosi in Campania - dice Lavezzi, mentre si ferma al Mediterraneo a Fornillo -, nulla contro Londra o l´Inghilterra, qui sto una meraviglia". "E' stata una sensazione indescrivibile - dice il ristoratore Luigi Marrone -, si impazzisce, vederlo da vicino è una sensazione unica sembra di essere tornati ai tempi di Maradona, mi ha colpito la sua gentilezza e disponibilità. Davanti a lui c´era una folla di duecento persone, ma la gente lo ha lasciato mangiare tranquillo. Solo quando si è alzato tutti volevano l´autografo ma lui era sereno si è trovato bene. Ha comprato delle cose nelle boutique di Positano e la folla lo ha seguito chiedendogli autografi finchè non è andato via fra gli applausi e i cori. Pocho unico amore".

martedì 7 ottobre 2008

Ghezzi (agente Lavezzi). "Ezequiel sta benissimo a Napoli.

Gustavo Ghezzi, procuratore di Ezequiel Lavezzi, ha rilsciato alcune dichiarazioni nel corso di Marte Sport Live. "Il costo del cartellino di Lavezzi non lo conosco - ha dichiarato Ghezzi - ma sicuramente è un costo molto alto. Ha dimostrato di essere un calciatore molto importante. L'interesse del Chelsea penso sia solo una voce anche perchè la cifra che avrebbero offerto (circa 13 milioni di euro, ndr) è abbastanza irrisoria. Ezequiel, comunque, sta benissimo a Napoli. E' contento di giocare con questa maglia e ha voglia di togliersi tante soddisfazioni con questo club".