martedì 26 febbraio 2008
lunedì 11 febbraio 2008
Sampdoria-Napoli 2-0.
Continua la striscia negativa in trasferta per il Napoli che non vince lontano dalle mura amiche dalla seconda giornata di campionato. Emergenza difesa per la squadra di Reja, costretto a schierare Contini-Santacroce-Grava sulla linea difensiva e addirittura Blasi esterno destro. Nella Samp, assente il regista Volpi, in attacco Cassano in tandem con l'ex Bellucci. Nel primo tempo gli azzurri hanno tenuto benissimo il campo mantenendo una netta supremazia in fatto di possesso e giro palla, senza tuttavia mai riuscire ad impensierire i blucerchiati dalla trequarti in su. Gara noiosa e spezzettata, ravvivata solo da due occasioni per la Samp: la prima al 20° con incursione sulla destra di Maggio, fermato da Gianello con non poche difficoltà; la seconda al 42° con una torsione di Cassano che non impatta bene con il pallone consentendo al numero 22 azzurro la facile parata. Nella ripresa il comunque buon Napoli del primo tempo resta negli spogliatoi e la Samp alza baricentro e intensità di gioco. Gli azzurri si difendono con Contini e Santacroce su tutti a guidare la resistenza contro l'offensiva doriana. La gara segue molto nervosa e continuamente interrotta da falli e piccole discussioni senza particolari risvolti. Il Napoli, assolutamente impalpabile dalla trequarti in su, deve fare i conti con la stanchezza fisica di Lavezzi e Gargano, provati dall'impegno transoceanico con le proprie Nazionali, così come Hamsik, impegnato con la Slovacchia in Ungheria e sostituito da Bogliacino al 62° senza che questo provochi remora alcuna. La partita si trascina sui binari dello 0-0 ma il calcio è sempre imprevedibile: è il 76° e nella Samp è pronto ad entrare Bonazzoli al posto di Delvecchio ma proprio il centrocampista in procinto di uscire, beffa tutti ribadendo di testa a porta vuota un bel tiro di Bellucci respinto dalla traversa, dopo il perfetto assist in profondità di Cassano: è 1-0. Un Napoli senza energie prova a reagire ma dopo 6 minuti la Samp chiude i conti, ancora con protagonista Delvecchio, pescato solo a centro area e abile a servire di petto l'accorrente Franceschini, che con un perfetto diagonale fa secco Gianello per il 2-0. Napoli sulle gambe. Poca convinzione e poca forza nelle gambe. Reja prova anche la carta Sosa all'84°, ma la sensazione è che gli azzurri di quest'oggi non riuscirebbero ad andare a rete neanche se l'extratime durasse fino a mercoledi prossimo. E difatti arriva il fischio finale dell'arbitro Giannoccaro a sancire la 9ª sconfitta stagionale per il Napoli, la 7ª in trasferta, laddove gli azzurri sono riusciti a raccogliere appena 6 dei 27 punti totali che in questo momento valgono l'11° posto nella classifica generale della serie A. 6 punti dalla zona Uefa, 8 punti dalla zona retrocessione: fate un pò voi.
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sabato 9 febbraio 2008
Torna Lavezzi dagli Stati Uniti: aeroporto in tilt
Ormai è ufficiale: a Napoli la Lavezzi mania è sempre in crescita.Il "Pocho", di ritorno da Los Angeles, dove era stato impegnato con la nazionale Olimpica (con la quale ha realizzato anche un goal), è stato accolto da una folla festante al suo arrivo all'aeroporto di Capodichino.Migliaia di tifosi hanno accolto il rientro dell'argentino che, prima di salutare, ha promesso un altro goal contro la Sampdoria. goal.com.
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Lavezzi: "Grazie a Diego qui mi sento in terra santa"
Quì mi sento in terra santa - dice Lavezzi-. Per il fatto di essere argentini, i napoletani trattano diversamente me e il Pampa. Da quando sono arrivato l'ho notato. E' tutto grazie al legame con Maradona, che viene ricordato in ogni chiaccherata con qualunque persona. La cosa che mi ha colpito di più è che tutti sembrano averlo visto, non solo quelli che hanno più di 30 anni. Ma quanto si ferma a parlare Lavezzi nelle strade napoletane? Non tanto, il problema è che ogni volta che ti metti a parlare, devi restare tre ore a ricordare Diego. La passione per lui è ancora tanta. Non riesco ad immaginare come era Napoli e cosa succedeva con i giocatori che hanno vinto gli scudetti. IL MASSAGGIATORE: Il massaggiatore che abbiamo, Salvatore Carmando, è lo stesso di quegli anni e lui ci racconta spesso i riti di Maradona nello spogliatoio. Diego lo portò al Mondiale in Messico, e Carmando finì sul balcone della nostra Casa Rosada celebrando con la gente e i giocatori. Si sentiva pure lui un campione mondiale. ENTUSIASMO: Sapevo che i tifosi napoletani erano fanatici, ma non credevo tanto. E' l'unica squadra in cui i tifosi conoscono persino il terzo portiere. Se qualcuno ti riconosce in mezzo alla strada, in cinque minuti ci sono cento persone attorno a te. Una volta sono andato in un negozio, avevo parcheggiato l'auto a 800 metri di distanza. E' arrivata la polizia per portarmi via, perchè non potevo uscire dal negozio. MUSICA: Con gli uruguaiani, nello spogliatoio, mettiamo un pò della musica che ci piace, cumbia. Gli italiani lo ascoltano. A qualcuno piace, a qualcuno no, ma non dicono nulla. L'amore dei tifosi è bellissimo, ma non voglio che sia fugace. Devo ancora confermarmi in campionato: è ciò che voglio. Per fortuna ho cominciato bene, ma la cosa più difficile è rimanere ad alti livelli. La serie A è molto tattica e fisica ARBITRI: Alcune cosine le ho notate, ma l'importante è adattarsi e andare avanti. Anche se lo scudetto, per alcune squadre, sembra un sogno impossibile. In Argentina ogni squadra poteva sognare di vincere il campionato. Quì le cose sono diverse, ogni squadra ha obiettivi diversi e molto chiari.
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venerdì 8 febbraio 2008
Lavezzi è tornato "fulmine"
Tre gol in quattro giorni, assist e giocate che strappano applausi: il Pocho è tornato quello di tre mesi fa, dopo Napoli anche l´Argentina si gode il suo nuovo campione. Nel 5-0 rifilato al Guatemala c´è anche la firma di Ezequiel Lavezzi: sinistro da posizione angolata, portiere abbastanza generoso e palla sul secondo palo. È la conferma, anche in campo internazionale, che l´attaccante sudamericano, decisivo sabato scorso contro l´Udinese, ha ormai ritrovato il passo inarrestabile di inizio stagione. Il periodo di offuscamento sembra superato, la freschezza atletica messa in mostra anche in occasione dell´amichevole internazionale organizzata per preparare le Olimpiadi di Pechino conferma il buon momento di forma del Pocho. A cavallo della sosta natalizia, sia Lavezzi che Gargano avevano evidenziato un calo di condizione. Per l´argentino, in particolare, c´era più di una spiegazione. Al di là dei fisiologici cali di rendimento, a frenare l´esuberanza del fantasioso attaccante era anche la fine dell´effetto sorpresa: dopo qualche settimana, nessun difensore si era più lasciato cogliere impreparato dalla velocità e dai dribbling di quel giocatore che, fino a settembre, conoscevano in pochi. Per entrambi, però, il calo era stato associato anche alle voci relative a una tendenza a prolungare l´orario di rientro a casa la sera ben oltre il consentito. Indiscrezioni che il Napoli, a scanso di equivoci, ha provveduto a fugare affidando la tutela dei giovani talenti azzurri a giocatori più esperti e maturi: e così Sosa si è trasformato nella chioccia di Lavezzi, dispensando suggerimenti e aiutando il connazionale ad acquisire in fretta la mentalità da professionista, indispensabile nel campionato italiano. I risultati sono arrivati in fretta. Oggi Lavezzi, pagato 6 milioni di euro la scorsa estate, ne vale almeno 15 e su di lui, come su Hamsyk, si sono già posati gli occhi dei grandi club. Per il Napoli, però, l´ipotesi di una cessione non è neppure presa in considerazione: «Ha ragione Marino a tenersi stretto Lavezzi, così come noi ci teniamo stretto Cassano», osserva il dg della Sampdoria, Marotta. La sfida tra i due talenti di Napoli e Sampdoria è uno degli spunti più interessanti della prossima giornata di campionato: «Non sappiamo ancora se a marcare Lavezzi sarà il suo connazionale Campagnaro, deciderà Mazzarri. Di sicuro il Napoli, al mercato di gennaio, si è rinforzato molto», aggiunge Marotta. Tre dei quattro acquisti di gennaio potrebbero essere in campo dall´inizio tra due giorni, a Genova: oltre a Mannini e Santacroce, ha una chance anche l´ex viola Pazienza, destinato a sostituire Gargano se il mediano dovesse tornare affaticato dalla trasferta in Uruguay per l´amichevole con la Colombia. Ancora lavoro differenziato per Domizzi e Cupi, assenti anche domenica.
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giovedì 7 febbraio 2008
Lavezzi si riprende Napoli
S'è portato dietro le due reti rifilate all'Udinese nel lungo viaggio verso Los Angeles, dove ad attenderlo c'era la nazionale olimpica argentina che, ieri notte, ha disputato un'amichevole contro il Guatemala. Prodezze che hanno restituito a Ezequiel Lavezzi quel ruolo di prestigio che aveva perso negli ultimi due mesi e mezzo. Un periodo abbastanza lungo, durante il quale l'attaccante s'è visto poco o niente. E il suo calo è coinciso, drasticamente, con quello di tutto il collettivo. Non a caso, ci sono voluti i suoi gol per consentire al Napoli di ritornare alla vittoria dopo quasi due mesi, contro l'Udinese. Gli ultimi 3 punti li aveva conquistati il 9 dicembre scorso, battendo il Parma, al San Paolo. Gli è bastata una doppietta, dunque, per riconquistare la gente e per lasciarsi alle spalle quelle critiche e quei sospetti che ne hanno offuscato l'immagine. Gli sono bastate le due reti di sabato scorso per riproporsi nuovamente nel ruolo di leader del collettivo napoletano e per cancellare quelle voci che hanno raccontato le sue bravate notturne: da queste parti è sempre più Lavezzimania, anche se da lui la gente vorrebbe una maggiore continuità, quella spinta che soltanto lui sa garantire ai compagni. D'altra parte, il film della vittoria sull'Udinese ha avuto un solo protagonista: Lavezzi, appunto, perchè da solo ha saputo costruire un successo che il collettivo nel suo insieme non è stato in grado di fare. gazzetta/goal.com.
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Lavezzi gran gol ed un assist con l'Argentina nel 5-0 sul Guatemala
Primo gol ufficiale con la maglia dell'Argentina per Ezequiel Lavezzi. Il Pocho ha segnato la seconda rete ed ha fornito un assist vincente nel 5-0 della Nazionale Olimpica contro il Guatemala in una gara di qualificazione per Pechino 2008 giocata a Los Angeles. Un vero e proprio gioiello quello del bomber del Napoli che di sinistro, da posizione defilata, ha infilato il portiere sul primo palo su assist di Huguain al termine di una splendida combinazione corale partita da Banega e rifinita da Riquelme. Il Pocho successivamente è stato anche protagonista di una bellissima cavalcata personale a sinistra culminata col passaggio gol ad Huguain per il 3-0. L'Argentina ha poi dilagato con le segnature finali di Maidana e Ruben.
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mercoledì 6 febbraio 2008
Ezequiel Lavezzi
Ezequiel Lavezzi poche ore dopo aver fatto esultare il popolo napoletano siglando il successo contro l'Udinese con una doppietta, si è imbarcato su un aereo con destinazione Los Angeles per raggiungere il ritiro della nazionale Argentina Under 23. Domenica sera era già a disposizione del tecnico Batista. Lunedì è suonata molto presto la sveglia per Ezequiel che insieme ad altri compagni di nazionale arrivati dall'Europa ha svolto prima un leggero allenamento in palestra e successivamente si è unito al resto del gruppo sul campo della Università della California del Sud. Il tecnico Batista era accompagnato dal tecnico della nazionale maggiore argentina Basile, per iniziare un rapporto di sinergia tra le due squadre Nazionali. Batista ha comunicato in serata (ora di L.A.) gli undici che partiranno titolari giovedì contro il Guatemala nell'amichevole di avvicinamento ai Giochi Olimpici di Pechino, si tratta di: Ustari; Zabaleta, Demichelis, Fazio; José Sosa, Mascherano, Banega, Escudero; Riquelme; Lavezzi e Higuaín. Saranno 2 i fuori quota "El Topo" Riquelme ed "El Jefecito" Mascherano, per il resto il "El Pocho" Lavezzi sarà in compagnia del meglio della nuova generazione di calciatori argentini, mancano solo "El Kun" Agüero (infortunato), "El Pulga" Messi (non convocato) ed "El Pintita" Fernando Gago (infortunato). Venerdì mattina "El Pocho" salirà di nuovo sull'aereo questa volta con direzione Milano per raggiungere il ritiro del Napoli a Genova, dove domenica alle ore 15.00 si giocherà la 3/a giornata di ritorno tra Sampdoria e Napoli
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lunedì 4 febbraio 2008
Lavezzi illumina il Napoli :Napoli, e` super Lavezzi.
Due reti per riprendersi il ruolo di uomo nuovo del calcio azzurro. Ezequiel Lavezzi s'è concesso due piccole magìe per riportare tre punti a Napoli e per restituire il sorriso a un gruppo che stava cominciando a fare fatica. Bocca chiusa per decisione della società, sorrisi larghi così all'uscita dagli spogliatoi. Sottobraccio all'amico Gargano, parole sudamericane. Sei contento Pocho? «Si, sono contento». Due gol, la prima doppietta in campionato con la maglia azzurra, la seconda della sua avventura napoletana. Già era successo in coppa Italia, ad agosto, contro il Pisa. Due reti per regalare un sogno alla Napoli che stava per riaffacciarsi alla serie A. Anche quella era una notturna, fu immediatamente chiamata la «notte del Pocho». La Napoli della passione e l'Italia del calcio cominciarono a scoprire quel ragazzotto che era sbarcato in Italia preceduto dalla fama di uno che crea tanto ma non ha il gol facile. Mise dentro due reti in estate, ne segnò un'altra durante la goleada di Udine alla seconda di campionato. Si disse che il Pocho Lavezzi era cambiato, che aveva recuperato la via della rete grazie alla magìa di Napoli. Poi l'appuntamento con il gol è diventato sempre più rado. Una rete contro Roma e Reggina, e nulla più. Si era ricominciato a parlare di lui, un'altra volta in termini negativi e preoccupati: ha perso lo smalto dei giorni d'esordio, è banale e gli allenatori avversari hanno imparato come arginarlo, pensa più al divertimento che al campo. Il Pocho non s'è dato cura delle parole. Ha cercato di ritrovare le giocate dei giorni d'inizio (perché lentamente e inesorabilmente erano uscite dal suo repertorio), ieri sera si è ripresentato come fece ad agosto. In quei giorni dicevano che era grasso e non sarebbe riuscito a far nulla, e invece segnò e fece dribbling e fece sussultare l'Italia del football. In questi giorni s'è parlato soprattutto delle sue notti brave e Lavezzi è stato capace di tornare grande. Quasi un segnale questa doppietta all'indomani della chiusura del mercato. Come se fosse un messaggio alla piazza: «Guardate che l'uomo nuovo sono ancora io». E un segnale preciso è arrivato anche dalla squadra che ha fatto festa alle sue reti come se fosse stato cancellato un piccolo incubo. Vittoria ritrovata e gol del Pocho. Sosa non stava nella pelle, continuava a dare la caccia al suo compagno per fare festa, e siccome Lavezzi era sotto al mucchio di compagni, schiacciato per terra, Sosa s'è lanciato a peso morto sull'intero gruppo. Il Pampa, primo aqcquisto del Napoli di De Laurentiis, l'ha sempre spondorizzato: «È un campione», disse in estate, è l'uomo che può portarci in alto», disse a inizio stagione. «È pronto per fare grande anche la nazionale argentina», ha spiegato di recente. E proprio per dare una mano all'Argentina olimpica, Lavezzi partirà oggi alla volta di Los Angeles dove la squadra che si prepara per i Giochi di Pechino, affronterà il Guatemala. Ha promesso che tornerà senza sentirsi affaticato, pronto ad affrontare e a battere la Sampdoria. Pronto a segnare ancora, perché al Pocho il gol piace, a dispetto di chi sostiene che la rete non gli riesce tanto facilmente.
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domenica 3 febbraio 2008
sabato 2 febbraio 2008
Calcio, vince il Napoli con 3 prodezze di "Pocho" Lavezzi
Dieci leoni ed un predatore: 'Lupo' Ezequiel Lavezzi. Il guerriero della notte. Il Napoli batte 3-1 l'Udinese con un affresco firmato "Pocho 7". Una doppietta di Ezel che fa vibrare le corde del San Paolo. Un fulmine dopo l'altro sul cielo di Fuorigrotta, quando sono appena passate le 10 di una serata che ha le stimmate di questo santino di Governador Galvez con la chioma fluente dei guerrieri medievali, il ghigno vispo di uno scugnizzo dei Quartieri e il talento di un predestinato. L'urlo di Lupo Ezequiel è quello di una intera città che si stringe intorno al suo eroe. Napoli bello di notte: gli azzurri si riprendono il maltolto vincendo nuovamente sotto le luci del San Paolo, dopo l'ultimo successo a casa nostra con il Parma. Evidentemente è guardando in faccia alle tenebre che si vede davvero la luce. Quella sprigionata da due gol fantastici del Pocho quando la partita sembrava cristallizzata sull'1-1: un destro tagliente ed un colpo sotto che più che un cucchiaio sembra un'intera collezione di argenteria 800. Viva Napoli e viva il Pocho. Dieci leoni ed un predatore: Lupo Ezequiel. Il giustiziere della notte. La notte porta consiglio e quella del San Paolo mette anche i brividi di suggestione. Il Napoli è ispirato. Al 2' Zalayeta ruba palla, entra in area e tira di destro: traversa. Al 3' Contini stacca su angolo di Hamsik: traversa bis. Azzurri travolgenti. Pochi secondi: Lavezzi va via a destra come un fulmine e crossa per Zalayeta, Zapata tenta l'anticipo ma se la butta dentro in spaccata: autogol, 1-0. Ma l'Udinese si ridesta con un gol davvero notevole: Pepe in drop di interno sinistro gira sul palo lungo di Gianello, 1-1. Al 25' Gargano ci prova di sinistro, fuori di poco. Al 34' cross di Pepe che scentra la palla: parabola impazzita che finisce sul palo esterno. Partita veloce e bella che però si guasta al 36': Ayroldi vede un fallo di Cannavaro su Zapata lanciato a rete. Involontario o meno, l'arbitro non fa discussioni: rosso diretto per il napoletano che esce dopo aver giurato la sua innocenza. Napoli in 10. Finisce il primo tempo: 1-1. Secondo tempo. Nel Napoli dopo poco entra Santacroce per Garics ed è il secondo esordio di giornata tra i neo acquisti dopo quello di Mannini, partito sin dall'inizio (a loro unirà anche Pazienza che entrerà nel finale). La seconda svolta arriva al 60': Pepe punta Hamsik e, persa palla, va giù. Per Ayroldi è simulazione, secondo giallo per l'attaccante ed espulsione. Si gioca 10 contro 10. Si fa per dire. Perché nel Napoli lì davanti c'è uno che vale doppio: Ezequeil Lavezzi. Il Pocho al 74' affila il destro e infila la palla nell'angolo di Handanovic: 2-1. San Paolo alle stelle. Ed al settimo cielo dopo appena due minuti: su azionedi Zalayeta, ancora l'argentino supera il portiere in uscita con un pallonetto di sinistro che evoca il grande Diego dal Paradiso del calcio, 3-1. E' qui la festa. Tra andata e ritorno il Napoli ne segna 8 all'Udinese. Sempre con la sigla del Lavezzi show. Un affresco griffato "Pocho 7". Che vale tanto oro quanto pesa... Napoli in delirio per "el Pocho": Lavezzi manda in visibilio il San Paolo. E'' l''asso in miniatura argentino a decidere il secondo anticipo della 21/a giornata, con una doppietta che permette al Napoli di battere 3-1 l''Udinese al termine di un match che sul campo, in fatto di gol e divertimento, ha mantenuto le promesse della vigilia. L''una di fronte all''altra due squadre che garantiscono calcio giocato a viso aperto e che mixate in un cocktail possono produrre risultati sempre sorprendenti. Come accadde all''andata, quando l''allora misteriosa matricola azzurra ando'' a vincere al Friuli niente meno che per 5-0. Reja e i suoi salgono a 27 punti, si complica invece la vita Marino, che domani in Fiorentina-Milan tifera'' per il pareggio per non perdere troppo di vista il sogno Champions. E anche stavolta il Napoli si e'' confermato un pessimo cliente per l''Udinese di Marino, squadra ammirata da tutti per lunghi tratti del campionato e che una settimana fa si e'' tolta la soddisfazione di fermare l''Inter. L''allergia dei bianconeri agli azzurri si e'' resa palese da subito: al 3'' minuto il Napoli aveva gia'' scheggiato per due volte la traversa ed era in vantaggio grazie a un autogol di Zapata. Una doccia fredda servita a scuotere l''Udinese, che al 9'' ha trovato il pari. Nell''attacco dei napoletani Di Natale e Quagliarella, e'' stato il terzo incomodo del tridente, il romano Pepe, a trovare la girata vincente. La serata e'' sembrata volgere addirittura al meglio per gli ospiti quando al 35'' il Napoli e'' rimasto in dieci (fallo di ultimo uomo di Paolo Cannavaro), ma la porta azzurra e'' rimasta inviolata. A rompere l''equilibrio di una gara densa di ribaltamenti di fronte e'' stato appunto il Pocho, che ha atteso meta'' ripresa per scatenarsi. Anche l''Udinese e'' rimasta in dieci (discutibile secondo giallo a Pepe) al 60'', e l''argentino ha trovato gli spazi per piazzare l''uno-due letale. Una rasoiata dal limite al 74'' e un gol di rapina due minuti piu'' tardi, infilandosi in uno svarione della difesa friulana che ha "regolarizzato" la sua posizione di offside. Gara improvvisamente chiusa, il San Paolo intero a spellarsi le mani.
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Lavezzi show al San Paolo
NAPOLI - Il Napoli esalta il suo pubblico e vince una partita vibrante, ricca di emozioni, giocata molto sull'agonismo e sui nervi. I partenopei battono per 3-1 l'Udinese grazie a un grande Lavezzi che propizia l'autorete di Zapata e segna una doppietta. I friulani peccano un po' di presunzione, non sfruttano quei 20 minuti di superiorità numerica e non costruiscono nulla di più di un momentaneo pareggio ottenuto grazie a un bel gol di Pepe. In mezzo ci sono tre legni, tante occasioni sotto porta e tanti salvataggi, una serie di errori in difesa. Il Napoli era a digiuno di vittorie da cinque partite e quindi questi tre punti, oltre che per la classifica, sono fondamentali per il morale. L'Udinese allunga la sua serie negativa: eliminata dal Catania in Coppa, sconfitta da Milan e Napoli, un punto ceduto in casa all'Inter. Reja manda in campo inizialmente solo uno dei nuovi acquisti, Mannini, e nella ripresa fa entrare anche Santacroce e Pazienza. Tutti promossi, visto il risultato. Molte le assenze nella difesa partenopea: Iezzo, Cupi, Domizzi oltre all'esterno Savini. Perso Mesto per un lungo periodo, Marino fa spazio a Ferronetti. In avvio gli errori difensivi dell'Udinese danno una spinta notevole al Napoli che colpisce due traverse e segnato un gol in tre minuti. Al 2', uno sbaglio di Inler permette a Zalayeta di involarsi sulla destra e di tirare: Handanovic devia e la traversa lo salva; sul susseguente angolo, la retroguardia friulana dorme e Contini di testa manda la palla a scheggiare la traversa. Al 3' Lavezzi parte come una furia sulla destra, lancia un traversone rasoterra e Zapata, per anticipare Zalayeta, in scivolata infila Handanovic nell'angolo alla sua sinistra. Dopo una partenza così negativa, l'Udinese si ricompone e all'8' pareggia in maniera spettacolare: punizione di D'Agostino da sinistra e gran sinistro al volo di Pepe. A questo punto il Napoli cala e presta il fianco al contropiede dell'Udinese che avrebbe la possibilità di andare in vantaggio al 32': D'Agostino lancia in contropiede Quagliarella che, in fuga per 50 metri, giunto quasi in area invece di tirare dà a Di Natale che era in offside e, oltretutto, non è in grado di intercettare. Al 34' Pepe da destra spara e colpisce il palo basso alla sinistra di Gianello. Poi l'episodio che fa molto discutere e che condiziona il Napoli. Al 36' su uno dei tanti contropiedi dell'Udinese, Cannavaro è espulso per fallo su Zapata, in realtà c'è anche un intervento scorretto di Grava su Dossena e si sente un fischio prima dell'intervento del capitano azzurro. Nella ripresa il Napoli parte all'attacco. Ma è la squadra di Marino a rendersi pericolosa: dopo un saltavaggio su Quagliarella in aerea napoletana, Pepe al 14' spara un missile (fuori d'un pelo) su errore di Santacroce. Un attimo dopo per una presunta simulazione Pepe si becca il secondo giallo e viene espulso. E' così ristabilita la parità numerica. Al 29' arriva il primo gol di Lavezzi che riceve a 25 metri ed esplode il suo destro all'angolo basso di Handanoivic. Poco dopo, il terzo gol azzurro: palla a Zalayeta, la difesa bianconera pasticcia, Felipe dà indietro, sulla palla si avventa il solito Lavezzi che con un pallonetto insacca. E per l'Udinese non c'è verso di raddrizzare la partita.
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Lavezzi, che show! Tris del Napoli
Udinese battuta 3-1: autorete di Zapata, poi Pepe e due gol in un minuto del Pocho. Espulsi Cannavaro e Pepe NAPOLI, 2 febbraio - Emozioni, polemiche, magie. Non è mancato proprio niente al San Paolo. Alla fine a decidere l’appassionante sfida fra Napoli e Udinese è bastato un minuto. Tanto è servito a Lavezzi per mettere a segno una doppietta che ha tramortito la squadra di Marino: prima un gran destro dal limite e poi un cucchiaio a Handanovic che hanno mandato in visibilio il San Paolo. Alla fine il risultato è un po’ bugiardo, soprattutto per come si erano messe le cose in campo, con gli azzurri costretti a giocare con un uomo in meno per mezzora, a cavallo dei due tempi, per l'espulsione di Cannavaro. Ma dopo l'uscita dal campo di Pepe, espulso a metà ripresa per doppia ammonizione, è venuta fuori la classe del funambolo argentino. Molto discussi entrambi i cartellini rossi di Ayroldi: sul primo rosso a Cannavaro, per fallo da ultimo uomo su Zapata lanciato a rete, sembra evidente che il fischio sia precedente al fallo e riferito ad un’altra entrata fallosa di Grava. Sulla seconda espulsione, invece, il giallo a Pepe appare eccessivo, perché il contatto seppur lieve fra l’attaccante friulano e Hamsik sembra esserci. BOTTA E RISPOSTA - In avvio Reja conferma il 3-5-2 schierando solo Mannini dei nuovi. Nell'Udinese unica novità Ferronetti al posto di Mesto. Gli azzurri partono forte: Zalayeta e Contini colpiscono due volte la traversa, poi arriva il vantaggio: Lavezzi va via sulla destra a Felipe, cross basso sul primo palo dove Zapata in spaccata anticipa ancora tutti mettendo però nella propria porta. L'Udinese pareggia subito: lunga punizione dalla sinistra, palla che arriva sul secondo palo dove Mannini si perde Pepe, girata di controbalzo e Gianello battuto. I friulani hanno la palla buona per il vantaggio a metà tempo, ma Quagliarella in contropiede serve Di Natale invece di calciare in porta. TOCCA AL POCHO - Fra la fine del primo tempo e l'inizio della ripresa le due espulsioni di Cannavaro e Pepe che cambiano volto alla partita. Reja fa entrare anche Santacroce, ma è da uno della vecchia guardia che arrivano i colpi risolutori: Lavezzi trova prima un destro dal limite che fa secco Handanovic sul primo palo, poi - su retropassaggio involontario di un difensore - si presenta solo davanti ad Handanovic e lo beffa con un pallonetto. Finisce fra gli olè del San Paolo, il Napoli ritrova il sorriso e soprattutto la vittoria che mancava dal 9 dicembre (4 pareggi e tre sconfitte tra campionato e Coppa Italia). NAPOLI-UDINESE 3-1 Napoli (3-5-2): Gianello; Grava, Cannavaro, Contini; Garics (6' st Santacroce), Blasi, Gargano, Hamsik (30' st Pazienza), Mannini; Lavezzi (40' st Bogliacino), Zalayeta. A disp. Del Giudice, Montervino, Sosa, Calaiò. All. Reja Udinese (3-4-3): Handanovic; Zapata, Felipe (33' st Floro Flores), Lukovic; Ferronetti (25' st Colombo), D'Agostino (43' st Eremenko), Inler, Dossena; Pepe, Quagliarella, Di Natale. A disp. Chimenti, Coda, Candreva, Isla. All. Marino Arbitro: N. Ayroldi di Molfetta Marcatori: 3' pt aut. Zapata (U), 9' pt Pepe (U), 29' st e 30' st Lavezzi (N) Note: espulsi al 35' pt Cannavaro (N) per fallo da ultimo uomo e al 15' st Pepe (U) per doppia ammonizione. Ammoniti Felipe, Mannini, Dossena, Zapata. Recupero 1' pt, 4' st. Spettatori 45.000 circa.
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Napoli in delirio per 'el Pocho'
Lavezzi manda in visibilio il San Paolo. E'' l''asso in miniatura argentino a decidere il secondo anticipo della 21/a giornata, con una doppietta che permette al Napoli di battere 3-1 l''Udinese al termine di un match che sul campo, in fatto di gol e divertimento, ha mantenuto le promesse della vigilia. L''una di fronte all''altra due squadre che garantiscono calcio giocato a viso aperto e che mixate in un cocktail possono produrre risultati sempre sorprendenti. Come accadde all''andata, quando l''allora misteriosa matricola azzurra ando'' a vincere al Friuli niente meno che per 5-0. Reja e i suoi salgono a 27 punti, si complica invece la vita Marino, che domani in Fiorentina-Milan tifera'' per il pareggio per non perdere troppo di vista il sogno Champions. E anche stavolta il Napoli si e'' confermato un pessimo cliente per l''Udinese di Marino, squadra ammirata da tutti per lunghi tratti del campionato e che una settimana fa si e'' tolta la soddisfazione di fermare l''Inter.
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Le pagelle degli azzurri: Lavezzi, un mostro
Napoli-Udinese 3-1: Lavezzi superstar, il Napoli torna a volare GIANELLO 6,5: Sul gol subito non può nulla. Per il resto, sbroglia al meglio ogni insidia. GRAVA 6,5: Prova di grande sostanza per il casertano. Bene come centrale, ancora più efficace come terzino destro. CANNAVARO 5,5: Prosegue il momento no per il fratello del Fabio Nazionale. E’ costretto a stendere Zapata, da ultimo uomo, che si involava tutto solo verso la porta di Gianello, meritandosi il rosso. CONTINI 7: Monumentale la prestazione dell’ex parmense. Chiude quasi tutto e fa ripartire l’azione dei suoi anche con buoni piedi. GARICS 5: Deludente, in regresso rispetto alle recenti sufficienti prestazioni. BLASI 6,5: Una gara di grande sacrificio e sostanza per l’ex Fiorentino. E’ il cuore della squadra. GARGANO 6,5: Quanto corre questo ragazzo! Un trottola impazzita che si è rivelata preziosissima soprattutto quando il Napoli era rimasto in inferiorità numerica… HAMSIK 6: Non una gara alla sua altezza, comunque da’ il suo contributo rendendosi utile anche in fase di non possesso. MANNINI 6: Si applica con grande volontà, ma l’ex bresciano non è un terzino. Il carattere non gli fa difetto e neanche l’impegno. LAVEZZI 8: Un mostro, scatti, dribbling, cross e due gol: cosa si può chiedere di più al ‘Pocho’? ZALAYETA 7: Uno dei migliori in campo, fa salire la squadra e regala colpi di gran classe. SANTACROCE 6: Da centrale se la cava egregiamente, esordio confortante. PAZIENZA S.V.: Entra in campo giusto per rubare un paio di palloni e per far intuire quanto sarà prezioso in futuro questo ruvido mediano. BOGLIACINO S.V.: Non giudicabile nei 5 minuti in cui è stato impiegato.
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Napoli-Udinese 3-1: Lavezziiii!!!
Napoli: Gianello, Grava, Cannavaro, Contini, Garics, Blasi, Gargano, Hamsyk, Mannini, Lavezzi, Zalayeta. A disp. Del Giudice, Santacroce, Montervino, Bogliacino, Pazienza, Sosa, Calaiò. All. Reja Udinese: Handanovic, Zapata, Felipe, Lukovic, Ferronetti, D'Agostino, Inler, Dossena, Pepe, Quagliarella, Di Natale. A disp. Chimenti, Coda, Candreva, Isla, Colombo, Eremenko, Floro Flores. All. Marino Arbitro: Ayroldi di Molfetta Marcatori: 3' pt Zapata aut. (N), 9' pt Pepe (U), Lavezzi 29' st, Lavezzi 31' st.
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